Ho sostenuto la proposta di mozione sulla cancellazione delle mozioni politiche pre-ceep.
Mi sembra una misura dovuta e tardiva dopo i problemi avvenuti in campagna elettorale che ci hanno messo gravemente in imbarazzo. Tanto in imbarazzo che alcuni candidati hanno chiaramente smesso il supporto alla campagna elettorale, visto che erano stati chiamati a giustificare le gravi contraddizioni tra quei programmi, fino a quando l’antiquato e contraddittorio programma precedente presente sul sito non ne è stato estirpato (troppo tardi). Ringrazio solibo che con la proposizione della mozione ha preso una decisione conseguente che appoggio senza riserve.
Ci sono tre punti da tenere in considerazione.
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Allo stato tutta l’attività compiuta in assemblea non è pubblica, me ne sono già lamentato una volta e non smetterò finché non si aprirà l’assemblea in visione a tutti. È LA priorità. Le mozioni cosiddette politiche sono adesso di fatto segrete, non c’è stato alcun interesse, finora, a renderle pubbliche. Mozioni tenute segrete immaginate quanto valore possano avere nella realtà. I candidati nell’ultima campagna elettorale NON POTEVANO NEPPURE CONOSCERE queste mozioni. È quantomeno ironico tenere segreta la propria attività per un partito che si vuole connotare come partito della conoscenza e ha chiamato la gente ad iscriversi su questo. È bene che su questa posizione si definisca presto una chiara posizione perché questa è una di quelle cose che impedisce ogni possibile credibilità a questo partito, superando le speciose argomentazioni di chi non è interessato a fare politica ma solo a coltivare il proprio orticello di inconcludenza.
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L’invocata privacy nell’attività politica è un controsenso. In politica ci si mette la faccia. Chiunque pensi di poter influire sulle politiche di qualsiasi gruppo politico standosene nascosto dietro uno schermo o uno pseudonimo che lo nasconda dal mondo è un troll non un politico e non dovrebbe neppure ricevere una replica in un consesso civile. Non esiste privacy in politica, non esiste nelle decisioni politiche ma per me non esiste neppure nelle decisioni amministrative, può al limite darsi qualche ragione di privacy su decisioni riguardanti qualche persona (decisioni che il partito comunque per me non dovrebbe prendere), in tal caso andrebbe adottata la pratica degli omissis e non la completa censura della conoscenza. Invocare la privacy nelle attività di un partito significa far tracollare l’architrave di qualsiasi fiducia poi si voglia andare a richiedere ai cittadini. Anche la sola presenza di aree private in questo forum è la chiara indicazione che questo partito non ritiene di essere degno di fiducia, perché non esprime fiducia.
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Tutta l’attività politica dipende dal contesto in cui avviene. Non esiste una politica nell’assoluto. Tutto dipende dalle condizioni al contorno che sono sempre mutevoli, giorno per giorno, ora per ora. Fare politica significa reagire al contesto. Chiunque pensi che fare politica sia risolvere un’equazione per trovare la soluzione razionale di un problema valido ora e per sempre ha una visione limitata dell’azione politica a perde di ogni credibilità nel confrontarsi con la realtà. L’assoluto è riservato alle religioni e se per tramite della secolarizzazione qualcuno ha sostituito la fede in dio o negli dei verso la fede in qualche scientismo razionalista il risultato non cambia, sempre di religione si tratta. Non sta facendo politica, che è mediazione tra legittimi interessi, ma sta tentando di imporre autoritariamente una ideologia religiosa. Not in my name.
Di conseguenza le mozioni politiche (e tra queste i programmi) hanno un valore solo nel contesto in cui vivono. Cambiato il contesto decadono le mozioni. E non solo, le mozioni decadono anche perché cambia il decisore. La composizione di questo partito, che ha attratto persone sui temi del ceep con una interpretazione liberale e libertaria data dai candidati alle elezioni, è molto diversa dall’interpretazione grupparola di estrema sinistra che si era aggregata ad es. nel 2012-2013. Non che questa attuale sia migliore o peggiore, è semplicemente diversa. Le mozioni di allora non hanno alcun valore oggi (e quelle di oggi potranno non aver valore domani). Si può solo prenderne atto. Il vero problema è chiedersi come diamine è possibile che si debba prendere in considerazione seriamente una mozione come quella di solibo che sta facendo una cosa che dovrebbe essere semplicemente scontata in un gruppo che fa politca. Qualcosa di molto fondamentale non ha funzionato fino ad oggi e qualcosa di molto fondamentale deve essere rivisto (ok, non sto dicendo niente di non noto a quelli meno nuovi).
Fin qui la parte destruens, ora quella construens.
Negli scorsi mesi (cioè da quando mi sono riavvicinato al PP) sono state poste in AP quasi esclusivamente mozioni operative, le cui decisioni determinavano qualcosa che avesse un “tempo” ben determinato. Hanno funzionato. Hanno funzionato molto bene. Hanno funzionato benissimo.
Sarebbe opportuno che fosse sempre così. Cioè che, invariato il funzionamento di LQFB, ciascuno valuti una mozione tenendo molto bene in considerazione il “costo” della mozione in termini di inquinamento che produce nel futuro del partito. Una mozione è “inquinante” se non definisce con chiarezza entro che tempi si esplica, di che risorse necessita, chi chiama all’azione. Non basta un razionale, ci vorrebbe quantomeno un tempo minimo per poter esplicare la propria azione (e quindi implicitamente non essere revocata) e un tempo massimo dopo il quale in mancanza di una esplicita realizzazione la mozione debba essere considerata fallita.
In mancanza di queste caratteristiche la mozione smette di essere pratica, e quindi politica, e diventa dottrinaria, e quindi religiosa. Non contribuisce alla vita del partito, determinandone una precisa agenda, ma tenta di imporre autoritariamente a ogni singolo partecipante del partito, presente e futuro, un comportamento. È quindi massimamente anti-liberale e anti-libertaria e pertanto da rifiutare a prescindere dal contenuto. Una mozione che impone ai partecipanti di un partito libertario come devono pensare è ridicola, prima che invalida.
Una mozione è come un barile di petrolio. Puoi utilizzarlo per far camminare una macchina che bilancia l’inquinamento che produce nel funzionamento con il vantaggio che ne deriva grazie al suo lavoro, oppure puoi rovesciarlo per terra ottenendo solo inquinamento, sporcizia, cattivo odore e rovina dell’ambiente circostante.
Ecco, quando leggete una mozione che non chiarisce bene i propri tempi di vita, fatevi la domanda se sta facendo qualcosa di buono, solo perché dice di volerlo fare, ma non chiarisce, chi, cosa, come e in quanto tempo lo farebbe, o è solo un modo per inquinare il futuro di questo partito.
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