Le mie domande sono molto on-topic, visto che hai presieduto la riunione di domenica guidandola nei modi e nei contenuti, verso un approccio radicale. E lo dico con una certa ammirazione che a te sfugge.
Comunque se muovi il mouse vicino all’inizio di un post appare a destra un link “+ Rispondi come Argomento collegato”: è pensato per quei casi in cui giudichi una risposta in qualche modo tangenziale, fuori tema rispetto al thread iniziale.
E’ un piacere! Hai risposto a 3 domande di 6.
Su tre però hai risposto con fuffa che non ha alcun contenuto informativo concreto.
Dunque te le ripongo, con tanto di chiarimenti:
Perché sei nel Partito Pirata italiano?
So che è un tuo diritto e so di Di Liberto. Ma tu, perché sei in questo partito. Solo perché ti hanno invitato a candidarti e fare delle liste? In tal caso ti avesse invitato il PD o FI o Casa Pound saresti andato comunque. Immagino non sia ciò che intendi. Dunque perché?
Cosa puoi fare nel Partito Pirata che non puoi fare altrove?
Se vuoi aver torto insieme ad altri la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle sono il posto migliore in cui militare. Hanno molto torto e sono in tanti. Conserva la retorica per altri.
Come vuoi trasformare il Partito Pirata?
Sul terzo oltre a rispondere fuffa, continui a denigrare il forum. Non capisco davvero perché.
Sulla necessità di cambiare la società con attività pratiche siamo ovviamente d’accordo.
Solo che nei fatti tu ti concentri sulle iniziative mediatiche, non su quelle pratiche.
Io comunque ho proposto una visione molto chiara e pratica del Partito Pirata che vorrei.
Se dopo aver risposto a queste domande volessi arricchire quel thread della tua opinione te ne sarei grato.
Perché dici bugie? Ho risposto a tutte le tue domande. Se non ti piacciono le risposte non so che farci. Sono in questo partito perché l’altro era occupato, ma che minchia di domanda è? Avanti… sentiamo… cosa vuoi che io ti risponda, così facciamo prima. Il mio problema non è cosa posso fare io, visto che ho dato ampia prova di fare cose nella mia via, da solo o in compagnia, coma cosa può fare il PP usando me. Te la ricordi la famosa frase di K. Ecco io non mi chiedo mai cosa può fare il partito per me, ma cosa posso fare io per il partito, questa mi sembra la differenza. Infine io non lo “voglio” trasformare, è sufficientemente disfunzionale e incasinato da piacermi così com’è, credo che non potrei fare nulla per farlo diventare ancora più disfuzionale, trascende di svariati ordini di grandezza pure il partito radicale.
A me interessa fare politica.
Un partito deve fare politica, non deve aiutare alle massaie a portare il carrellino della spesa. Fare politica non è fare azioni “pratiche” è fare politica. Le azioni pratiche devono servire a sostenere un punto politico, non mettersi a fare cultura. Non è quello il ruolo di un partito moderno. Le azioni pratiche le riservo alle attività che faccio con Winston Smith o con Hermes, non avrei esattamente bisogno di una organizzazione disfunzionale ed inefficace come il PP se volessi fare cose pratiche.
Comunque per gentilezza sappi che io ti rispondo non perché abbia un minimo di interesse nel dirti le cose, sia chiaro, ma perché mi permette di raggiungere le menti degli altri frequentatori del forum e controllarli psichicamente coi miei pensieri. È un trucco che mi ha spiegato il Mago Otelma (sai che il Mago Otelma è anche lui del Partito Radicale, vero? Io ho imparato un sacco di cose da lui, anzi da Lui, il Divino, e se ci riesco lo faccio iscrivere anche ai pirati, così non solo ci saranno radicali ma anche magici: non hai scampo).
Quoto solo questo pezzo perché significativo: non ho spostato il post.
Questo forum non è il partito pirata ma sappiate (tutti) che è un posto esposto al pubblico, anche ludibrio.
Ieri ho certificato una persona che aveva letto tutto: i miei interventi sul forum, twitter, visto le mie interviste.
In pratica lui sapeva tante cose su di me e io nessuna su di lui. Poi ho recuperato “torchiandolo” per un’oretta…
Perciò vi chiedo: non siamo soli quando scriviamo qui. Ci guardano tutti.
E noi siamo (anche) quello che scriviamo qui.
Per la cronaca, non è un “approccio radicale” (capisco che potrebbe sembrarlo per chi non ha conoscenza delle cose del mondo e ha come unico interesse distorcere il commento di Ciurcina, che non aveva nessuna intenzione di dire quello).
A meno cioè di non voler considerare il metodo assembleare, ad esempio, del nostro parlamento, o quello di tutti i paesi civili, nonché le assemblee di molti partiti (almeno quelli che le assemblee ce le hanno, dai comunisti ai fascisti), e persino l’agorà greca, un “approccio radicale”.
È quindi il metodo a cui se tu fossi eletto pure in una circoscrizione, con il Partito Pirata o altri, dovresti adottare. Poi se vuoi accreditarlo ai radicali a me non dispiace, solo che è palesemente falso. È un metodo che a me piace perché sebbene sia lento è costante e alla lunga produttivo, ma soprattutto insegna «come va il mondo» là fuori.
Quanto ai contenuti io ho semplicemente permesso a ciascuno (anche persone a me ignote) di dire la propria, se questo deve essere considerato un “contenuto radicale” allora ne prendo atto e lo rivendico con orgoglio. A me sembra solo banale equità verso tutti i presenti. Non mi sembra che nessuno si sia lamentato di essere stato prevaricato o di non aver potuto dire la propria.
Quando ho parlato di contenuti non c’è un singolo contenuto che mi “appartiene” essendo tutte le proposte messe sul tavolo, proposte di altri: il file-sharing, le proposte sulla disabilità, il sindacato degli youtuber. Non c’è una singola proposta tra quelle che mi sto impegnando a portare avanti che sia “mia” o generata da me. Una proposta ci sarebbe stata ma non l’ho neppure fatta in assemblea, così come non ho fatto il mio intervento sull’art. 68 che pure avevo annunciato all’inizio, per lasciare spazio agli altri.
Tu invece avevi detto che saresti venuto e non ti sei presentato pur abitando, a quanto ho capito, vicino. Se fossi venuto avresti potuto partecipare, parlare (poco) e ascoltare (parecchio). Poteva essere utile.
No. Su 3 domande hai risposto fuffa. Hai menato il can per l’aia.
Insomma, non hai risposto.
Se riesco a trovare il tempo, più tardi ti faccio vedere come si risponde alle domande.
Io invece mi chiedo cosa possano fare insieme i Pirati per la società.
E non in astratto e su un piano globale irraggiungibile, ma nelle comunità in cui operano.
Hai ragione è una enorme differenza.
Ero ancora bambino durante il processo di Mani Pulite e ricordo vagamente gli indagati ripetere “Quel che ho fatto, l’ho fatto per il Partito, non per me”. Ecco, per piacere, no. Non farlo per il Partito.
Io non voglio questo. Non voglio militanti che “fanno cose” “per il partito”.
Certo… la Politica è una cosa superiore… da professionisti, giusto?
Credi davvero che aiutare “le massaie” non sia Politica?
Anzitutto perché ti permettano di portare il carrellino della loro spesa devono fidarsi profondamente di te.
E se le ascoltassi con sincera Curiosità, scopriresti che hanno problemi Politici che puoi risolvere.
Pensa che io credevo questo fosse “il Partito della Conoscenza”!
Perché?
Perché pensi che i Pirati vogliano conoscere?
Per risparmiare quattro soldi sui DVD? E’ davvero tutto lì?
O forse invece lì finisce il problema “spendibile sui media”? Ciò che può darti un minimo di Potere?
Ah, già… domande sprecate… tu non rispondi.
No tu vuoi fare propaganda. Tu vuoi Potere.
Un desiderio assolutamente legittimo, ma la Politica è molto di più.
Io voglio Pirati che lavorano per la Polis, le loro Polis, a tutti i livelli.
Perché “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto”.
I voti seguiranno. Se ci serviranno e se li meriteremo.
E che tu sappia il Presidente del Senato interviene dopo gli interventi dei Parlamentari per chiarire che (cito a memoria) “in realtà credo che non dobbiamo fare sciami ma concentrarci su poche iniziative specifiche”.
Il metodo radicale cui faccio riferimento non è quello dell’Agorà Ateniese.
E’ un metodo che ha descritto bene@ale, in cui il Presidente dell’Assemblea decide come orientare il discorso. E sia chiaro: tu l’hai fatto molto bene. Non sono certo che me ne sarei accorto se fossi stato presente, ma dal filmato la tua impronta politica emerge chiaramente.
E sono certo che è stata impressa all’incontro in buona fede.
Tu ci credi proprio che il Partito Pirata debba diventare Radicale.
Ma non di meno, in un partito così piccolo, questa manovra va evidenziata chiaramente e discussa con onestà fra tutti. Da cui questo thread.
Ubi maior, minor cessat
Tuttavia devo ammettere che, leggendo l’annuncio, non mi aspettavo di perdermi una (pseudo)assemblea del Partito Radicale Pirata, ma una del TNT Village in cui si sarebbero incontrati i candidati del Partito Pirata.
Mi sarei aspettato i capolista tutti belli in fila al tavolo a rispondere insieme a domande degli elettori.
E mi sarebbe veramente piaciuto incontrarli.
Ma ho priorità maggiori di una Assemblea di TNT in cui
Se solo avessi saputo che si trattava della prima Assemblea del Partito Radical-Pirata!
La prossima volta, da bravo giornalista, sii chiaro.
L’Onestà Intellettuale non è utile solo agli hacker!
A parte alcuni toni (che non mi sono piaciuti sin dall’inizio, @Shamar lo riconoscerà sicuramente ma che posso imputare alla sua giovane età: io alla sua ero molto peggio - forse anche ora, nda), il discorso di @Shamar secondo me è condivisibile quando parla di:
poca chiarezza sull’incontro TNT (a me è sembrato fin da subito un piccolo escamotage che ha portato ad uno scontro violento tra me ed @erdexe che mi ha fatto dispiacere, poi rientrato e di questo sono più contento del dispiacere provato)
tentativo di radicalizzazione del Partito Pirata
Il secondo aspetto non è necessariamente un male: possiamo prendere ciò che di buono il Partito Radicale Trasnblablabla ha da insegnarci e rigettare i pezzi che non si adattano bene alla nostra natura.
Poi però devo anche aggiungere che a me l’idea di fondo che parte dalla cultura hacker di @Shamar (quella basata sulla sana e genuina curiosità, anche con la C minuscola) lo dico qui pubblicamente per la prima volta piace.
Il Partito Pirata sarà sempre quello “verso l’infinito… e oltre!”.
Mettiamoci comodi (ed evitiamo di fare sempre l’elicottero, anche se devo dire che è divertente: piace anche a me).
Se il quoting è accompagnato da regole comportamentali rispettate, nella mia esperienza non fa alcun danno ma serve a mantenere strutturati anche dibattiti con molteplici aspetti da considerare e discutere… nei thread RdE e Bitcoin abbiamo straquotato, stra-approfondito e non ci siamo sgozzati… non mi è mai capitato un testo sociologico che tratti i pericoli del quoting… esiste?
Stando alla tua rendizione i nostri obiettivi sono gli stessi ma divergiamo molto nell’analisi di cosa siano i problemi e quali siano le soluzioni. Tu con una prospettiva da recentemente fuori, io con una prospettiva di uno che da otto anni tenta di fare funzionare questo partito.
esattamente il gioco dei bulli
Fino a questo punto mi era piaciuto il tuo post.
Sigh, però mette tristezza a che livelli stiamo…
Il coraggio di assumersi responsabilità ce l’ha sempre avuto, ma dato che in effetti spesso sbaglia, spesso non è un pregio che lo faccia.
Bwahaha, srsly?
Le linee guida considerano bene questo aspetto e ne deducono delle regole di moderazione che andrebbero perciò applicate.
Oddio, finalmente qualcuno mi spiega cosa significa PRNTT. Fino a qualche secondo fa pensavo fosse una pernacchia. “Transpartito” ha a che fare con la “Transpirazione” ? Scusate, lo trovo divertente ma non intendo offendere. Long live and prosper PRNTT.
Ricordati le lunghe (e per me importanti) discussioni sul Metapartito.
Bimbominkia & c.
Una delle cose che mi infastidivano del PP-IT era “Siamo bravi ragazzi più intelligenti del resto del mondo”.
Per me un partito che si chiama Pirata deve essere composto da cattivi ragazzi che usano cameratescamente toni rudi nelle discussioni ma vanno (o andrebbero, viste le distanze) a prendersi una birra insieme.
Dopo un po’ di questo trattamento solitamente l’ego si placa un po’ e questo risulta utile anche nelle discussioni.
Mah… Vista la situazione politica nazionale non sarebbe piuttosto più… rivoluzionario… adottare toni civili e modi educati? Giusto così, anche per permettere a tutti di contribuire e non solo gli esagitati?
Ma perché «non ci credete» a questo partito? Perché pensate che non diverrete mai classe dirigente della nazione? Quando sarete al governo volete usare modi camerateschi? È questo quello che pensate di voler andare a fare? Not in my name.
Ma i pirati delle altri nazioni non hanno insegnato proprio nulla?
Oltre che al “pensiero unico” sono contrario anche al “carattere unico” per me le differenze sono ricchezza.
[a lynX e forse anche a te, (non ti conosco) il presidio dei “bravi ragazzi”, ad altri quello dei “cattivi ragazzi”]
L’organizzazione, la composizione, … di una qualunque organizzazione, azienda, partito, … deve essere congruente con le sue caratteristiche, fra cui, prioritaria, la dimensione. e con esse deve variare.
Un partito che vuole crescere non deve essere noioso.
Sarebbe senz’altro rivoluzionario, una di quelle rivoluzioni di cui però nessuno si accorge.
Per me oggi la vera rivoluzione è quella della conoscenza, da cui scende poi tutto.
Dato che anche loro non hanno sistemi di convivenza funzionanti appieno, in genere hanno gli stessi problemi. Forse gli islandesi praticano un po’ di nonviolenza. Forse i cechi e tedeschi hanno una giustizia post-conflittuale. Noi per un momento eravamo all’avanguardia, tanto che gli altri partiti pirata (tedesco, ceco) mi hanno chiesto la traduzione in tedesco ed inglese delle nostre linee guida convivenza. Ma poi sono tornati al regime coloro che ritengono che la nonviolenza è una cavolata da fricchettoni e bisogna fare squadra con empatia anche quando nessuno impedisce l’escalation delle emozioni in un medium che lo favorisce, scientificamente comprovato dal 1984. Attualmente siamo il partito antiscientifico per eccellenza e mi domando se vogliamo esserlo.
Sono certo che da oggi in poi userai tono più civili e modi più educati di quanto tu abbia fatto su questo forum finora. Anche perché sono certo che altrimenti, noi altri, avremo cura di quotarti le tue parole.
Per aiutarti!
L’aspetto più divertente di essere un Pirata è che puoi entrare in un sistema, comprenderne le rapidamente regole e sovvertirle senza nemmeno aver bisogno di violarle.
E noi, questa arte, la possiamo insegnare a tutti.
Io credo che questo partito possa guidare l’Italia, l’Europa e il mondo. E anche piccoli paesi e condomini.
E non ha nemmeno bisogno di sistemare i suoi uomini in luoghi di Potere.
Il Potere, per noi, deve essere uno strumento non un obiettivo.
Ed è uno strumento complesso e pericoloso, da usare con attenzione, intelligenza e per meno tempo possibile. Perché il Potere logora chi non ce l’ha, ma corrompe chi lo adopera troppo a lungo.
Siamo scimmie. Guardiamo pure alle stelle.
Ma se vogliamo davvero raggiungerle, non possiamo fingere di ignorare i nostri limiti.
Scelta legittima nonché diritto che nessuno qui ti negherà mai e che l’Italia ti garantisce.
Anche per me. Ogni prospettiva sul mondo è unica.
Ciascuno di noi è limitato nel tempo, nello spazio e nella intelligenza.
Ma se siamo curiosi e se condividiamo la curiosità, attraverso un dialogo onesto possiamo avere accesso a prospettive che per noi sarebbero precluse.
Per questo, per funzionare, un Partito Pirata deve avere un’identità chiara ma non totalizzante.
E così anche tu, nuovo arrivato estremamente promettente, sei finito nella trappola delle risposte sterili, del battibecco e dei clan: peccato.
A giudicare dalle prime cose che avevi scritto mi sembravi un’altra persona, ma posso essermi sbagliato.
Prima, ora. Sempre.
il mio era un commento a tutta la discussione: se non fosse andato bene, sarebbe bastato segnalarlo alla moderazione.
come sto scrivendo ovunque sto leggendo qua e là per farmi un’idea… e ho notato un esempio di potenziale incoerenza tra i post degli ultimi giorni e le premesse illustrate qui, meno di 3 mesi fa.
inoltre mi fa specie essere ripreso riguardo alle risposte sterili quando è prassi consolidata rispondere ai post solo per alcune parti rilevanti e glissare pesantemente su quelle “scomode”.
sto sperimentando i modi di intervenire, valutando come intervenire e partecipare… non mi pare che io stia tentando di convincere o di portare acqua al mio mulino.
tutta la discussione aveva intenzione provocatoria, avete partecipato in tanti. io invece non posso?
mi spiace per il tuo rammarico, però potresti provare a rileggere i tuoi interventi in questa discussione. ad alcuni di essi ho anche espresso il mio apprezzamento. sono posizioni molto condivisibili, serene e “spiegate” bene.
cosa è successo nel frattempo? come mai si sono inaspriti gli animi?
Quattro o cinque persone si sono messe di traverso, rispetto al piano.
Per ora i loro attacchi sono stati respinti, fuori ma soprattutto dentro all’Assemblea.
Torneranno alla carica, ma noi siamo in trincea: non abbiamo mollato prima, non molleremo certo ora.