Benvenuto sul Forum del Partito RADICALE!

E questo è uno dei limiti strutturali piuttosto ingenui dello Statuto del Partito Pirata. Non si tratta di impedire le migrazioni, ma di impedire condizionamenti esterni. Non si può tenere il piede in due scarpe. Non si può servire due padroni.

Né, per la verità, posso contestare ad @erdexe o chiunque altro di averci provato. Quando diceva “Noi radicali misuriamo il tempo fra un congresso Radicale e l’altro”, era quanto meno onesto.

La cultura di una popolazione non è invariante dal percorso. Se oggi il Partito Pirata diventa uno strumento politico spendibile elettoralmente del PRNTT o di alcuni suoi membri che vorrebbero, legittimamente, essere eletti in Parlamento, in UE, in una Regione o in un grande comune come Milano (cito a memoria Exedre dal video di domenica), ma che non possono nel contesto del PRNTT, questo cambierà inevitabilmente il Partito Pirata di domani.

Il Partito Pirata è un embrione, se lo riempiamo di geni radicali, non potrà che diventare un’espressione di tali geni.

Il che, ripeto, può essere ciò che il Partito Pirata desidera… oppure no.

Io credo che possa fare ed essere molto, molto di più.

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Purtroppo tu sei completamente disinteressato a capire.

Lascio questa immagine alla tua autonoma interpretazione.

Ma non è colpa tua. Sei un perfetto prodotto del “regime” italiano, non conosci perché non ti è stato dato modo di sapere. Avresti dovuto fare degli sforzi per capire, ma sembri più interessato a propagare le tue “verità” che comprendere la realtà.

Pazienza.

Senti @erdexe, quando fai una domanda io rispondo meglio che posso. Cerco di essere preciso ed inequivocabile e rispondo sempre nel merito.

Riesci a fare lo stesso invece di provare ad interpretare la mia psicologia sulla base del tuo vissuto?

Sono stupido? Sono ignorante? Sono un prodotto del regime (ROTFL! ! ! :joy:)?

Bene. D’accordo. Sono tutto questo.

Ora illuminami. Sii chiaro, inequivocabile, preciso ed onesto.

Perché sei nel Partito Pirata italiano? Cosa puoi fare nel Partito Pirata che non puoi fare altrove? Come vuoi trasformare il Partito Pirata? Come lo vedi tu nel prossimo futuro? Impegnato su quali temi? Organizzato come? Governato da quali persone? In quale struttura?

Sono domande chiare e dirette. Ti prego rispondi altrettanto chiaramente. Fai affermazioni falsificabili, di cui qualcuno possa un giorno riconoscerti il successo o rinfacciarti il tradimento.

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Proseguo la discussione senza l’intento di convincere nessuno. La preoccupazione della “Purezza della razza” era presente agli inizi anche nel MoVimento 5 stelle. Il problema era che nessuno aveva chiaro quali fossero le caratteristiche della razza da difendere. Come sia finita lo vediamo oggi: il pensiero unico, non importa quale, non importa quanto cangiante dettato da una élite.

Contro il “cammellaggio” secondo me esiste un’unica soluzione, essere in tanti e conoscerci, quindi aprire a tutti. Capisco che ci sono anche molti rischi, non per nulla ho postato il riferimento all’articolo di Uriel Fanelli.

Così come ci sono pirati di tutti i tipi ci sono anche radicali di tutti i tipi: credo che solo a Milano ci siano 3 associazioni.

Qualcuno entrerà nel PP-IT e ne stravolgerà i connotati? Andremo altrove a fondare Italia Pirata. :smile:

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Cerchiamo di chiarire una cosa: a me i radicali non fanno affatto schifo! :wink:

Non condivido alcuni loro valori, trovo spesso strumentale la scelta delle iniziative da intraprendere e delle battaglie da combattere sulla base del potenziale mediatico, e di certo osservando @erdexe su questo forum mi sembra evidente che la non-violenza come metodo di gestione del conflitto abbia lasciato il posto alla retorica.

Ma questo non significa che non possa collaborare efficacemente con loro.

Tuttavia ritengo piuttosto ingenuo pensare che un partito della dimensione e della forza del Partito Radicale possa entrare in massa alla direzione del Partito Pirata senza cambiare radicalmente il Partito Pirata stesso.

E’ una questione numerica. Di certo oggi lo è. Ma non solo.

Come diceva @solibo qualche tempo fa, la Politica è anche fatta di relazioni sociali. Ed il grafo delle relazioni sociali pregresse che caratterizza il Partito Radicale è molto più solido, stabile ed articolato di quello del piccolo Partito Pirata. Parliamo di diversi ordini di grandezza.

Provate a visualizzare i due grafi nella vostra mente. Immaginate i nodi come le persone e gli archi come la forza delle relazioni. Exedre deve solo essere abbastanza scaltro da continuare il processo abbastanza a lungo. Ma se quel grafo entra nel Partito Pirata, ne assorbirà completamente persone, metodi e contenuti.

Come si è visto chiaramente nell’incontro di domenica. Questa “contaminazione” sarà inevitabilmente sostituzione complessiva e… radicale. :wink:

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Grazie per avermi dato la possibilità di esprimere quello che penso.

Perché è un mio diritto costituzionalmente garantito partecipare alla vita civile e politica di questo paese in qualsiasi formazione, organizzazione o partito possa interessarmi. Se intendi invece perché mi sono candidato: mi sono candiato perché mi è stato chiesto dal partito (dal burocrate in carica per la precisione) e mi è stato garantito che sarebbe stato utile al partito quindi l’ho fatto poiché ho gestito la fase della candidatura di Di Liberto era mio interesse dare la maggior forza possibile a questa candidatura motivo per cui mi sono speso per tirare a bordo persone di mia fiducia.

Perché così posso avere l’ebrezza di aver torto insieme agli altri invece che aver ragione da solo. È questa l’essenza della politica per me.

Vorrei un’organizzazione che sappia fare quello che dice di voler fare e che dica di voler fare quello che poi effettivamente sa fare, senza blaterare di tutto e realizzare nulla.

Soprattutto che creda in quello che vuole fare, cioè politica. In particolare una organizzazione di persone che impegnino se stesse nel raggiungere risultati visibili per corrispondere alla fiducia di quei 60.000 che ci hanno votato non per presidiare inutilmente posizioni ideologiche ma per fare cose che cambino, per poco o per molto, la società.

La strada è ancora lunga. Lunghissima a considerare la storia recente del partito. Praticamente infinita se uno facesse l’errore di credere che questo forum ha qualcosa in comune con il partito, cosa che fortunatamente non è.

Facendo una citazione dal Grande Freddo: come la scaletta del pollaio, corto e pieno di merda. Purtroppo senza esercitare un minimo di responsabilità da parte di tutti, questo è il risultato atteso di questa storia e ci stiamo avviando a quel punto ad ampi passi. Io più che tentare di richiamare tutti alla responsabilità non posso fare.

Diritti umani, diritti digitali, privacy, accesso alla conoscenza, libertà di condivisione, democrazia. Più o meno quello che documentabilmente ho fatto negli ultimi 30 anni da solo o in alcune organizzazioni.

Sono completamente disinteressato a decidere le forme di organizzazione del partito, non mi interessa chi lo “governa” (purché non sia io) o come viene strutturato. Ovviamente il mio personale impegno sarà pesantemente determinato dalle forme di organizzazione del partito, ma essendo l’ultimo arrivato sono qui per imparare. Posso al limite riscontrare quando si agisca in difformità dalle regole scritte visto che sono uno che un po’ ci tiene.

PS - Autorizzo fin d’ora i moderatori a cancellare, o spostare il mio messaggio perché completamente non inerente il thread. Ma visto che si insinua che io non voglia rispondere ho dovuto farlo. Mi assumo fin d’ora ogni responsabilità, fino alle massime sanzioni per aver risposto inopportunamente e fuori il tema, ma purtroppo è esattamente il gioco dei bulli imporre questo tipo di discussioni e fintanto che non ci sarà un’adeguata moderazione tutto continuerà ahimé così. @solibo @Exekias

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Perdonami @macfranc se ti rispondo citandoti come non vorresti, ma come ha spiegato @marcat90, l’alternarsi degli interventi renderebbe la mia risposta molto meno chiara altrimenti.

Come antidoto all’effetto Larsen io adotto una lettura attenta e risposte chiare e pacifiche sempre nel merito.

Il titolo non voleva essere provocatorio ma ironico.

Ho semplicemente proiettato alle logiche conseguenze il processo assolutamente evidente nell’incontro di domenica. Si è citato con affetto Pannella, si è ammirata la “liturgia radicale”, il Presidente dell’incontro (candidato per il Partito Pirata) ha invitato i Pirati al Congresso del Partito Radicale, e ad un certo punto, in un lapsus freudiano di esilarante onestà, l’ultimo degli oratori ha esordito dicendo “vorrei un attimino parlare di cosa fare del Partito Radicale…”

Una lapsus di cui tutti hanno riso in sala! E di cui ho riso anche io, il giorno dopo, pensando “Finalmente! In vino Veritas!” :smile:

Quanto all’inutile, sei siamo, in questo momento a 43 messaggi e io mi sono preso del “bimbominkia”, del “perfetto prodotto del “regime” italiano” da una persona che si dichiara non-violenta, inutile di certo non è stato. :wink:

Mi ha fatto molto piacere leggere i pareri dei pirati in assemblea che non sono d’accordo con me. Ho apprezzato moltissimo l’onestà intellettuale di @solibo in questo thread. Anche se sbaglia nella sua analisi, ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di questo processo.

Io sono un hacker, non un asceta. :smile:

Se rileggi la mia risposta in merito a @sarabiemme e successivamente quella ad @erdexe, vedrai che non ho alcun problema con l’usare YouTube, Facebook, Telegram etc…

Il problema è insegnare ad usare senza essere usati e sopratutto senza facilitare la sorveglianza delle persone come Sara che non sono consapevoli dei problemi che questi strumenti comportano per sé e per la Democrazia.

Non chiederlo a te, chiedilo a me che ti rispondo volentieri.

Ancora prima della mia certificazione ho subito rotto le scatole a @Exekias sul processo che prevedeva la consegna dell’informativa sulla privacy dopo la video call.

Durante la call jitsi con @Exekias gli ho rotto di nuovo le scatole perché meet.jitsi usa Google Analytics e accedendo alla stanza del Partito Pirata tutti coloro che sono stati certificati su quel canale hanno informato anche Google. Ora se ci pensi un secondo questo è gravissimo.

Successivamente, dopo diverse pubblicazioni di video YouTube da parte di @Cal ho chiesto di smettere. Precauzione importante non per me, ma per coloro che ci visitano e anche per il Partito Pirata che con queste pratiche perde qualunque credibilità.

Dunque, no, direi che mi sono accorto del problema per tempo. E l’ho segnalato. Ed @erdexe è un ingegnere informatico (se ho capito bene) dunque queste cose mi aspetto le conosca anche perché è entrato nel Partito Pirata e immaginavo l’avesse fatto proprio perché consapevole della gravità di questi problemi.

In qualunque caso, “gli aspetti tecnici” sono tre righe di un post molto più politico. Il tentativo di @erdexe di buttarla in caciara fingendo di fraintendere il problema che ponevo in quelle tre righe senza rispondere al resto è esemplificativo di un metodo politico che non appartiene (spero) ai Pirati. Quanto meno non appartiene alla mia visione dei Pirati.

Rileggi con calma i miei post e conta gli insulti. Poi rileggi con calma i post di Exedre e conta gli insulti.

Io non ho attaccato @erdexe, ho solo rilevato alcuni fatti che sono evidenti a chiunque abbia visto il filmato dell’Assemblea TNT per il Partito Pirata. Al limite ho risposto ad attacchi e di exedre, ma sempre con calma.

Più che un timore direi che si tratta di una constatazione di fatto.

Appena torna disponibile il video sparito da YouTube, dagli un’occhiata (con la dovuta attenzione). :wink:

C’è una quarta via, completamente nuova e diversa, ma purtroppo incompatibile sia con un progetto libertario quanto con un progetto marxista-leninista.

E come ogni nuova idea, rischia di essere o strumentalizzata o schiacciata.

E per questa idea che sono ancora qui.

Perché penso che il Partito Pirata possa cambiare il mondo. Ma se non vuole, se preferisce essere un Partito Radicale 2.0 sotto mentite spoglie, io dormirò bene comunque.

Ho Fede. Dio sa quel che fa. :wink:

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Quanto sei drammatico! :smile:

Le mie domande sono molto on-topic, visto che hai presieduto la riunione di domenica guidandola nei modi e nei contenuti, verso un approccio radicale. E lo dico con una certa ammirazione che a te sfugge.

Comunque se muovi il mouse vicino all’inizio di un post appare a destra un link “+ Rispondi come Argomento collegato”: è pensato per quei casi in cui giudichi una risposta in qualche modo tangenziale, fuori tema rispetto al thread iniziale.

E’ un piacere! Hai risposto a 3 domande di 6.

Su tre però hai risposto con fuffa che non ha alcun contenuto informativo concreto. Dunque te le ripongo, con tanto di chiarimenti:

  1. Perché sei nel Partito Pirata italiano? So che è un tuo diritto e so di Di Liberto. Ma tu, perché sei in questo partito. Solo perché ti hanno invitato a candidarti e fare delle liste? In tal caso ti avesse invitato il PD o FI o Casa Pound saresti andato comunque. Immagino non sia ciò che intendi. Dunque perché?
  2. Cosa puoi fare nel Partito Pirata che non puoi fare altrove? Se vuoi aver torto insieme ad altri la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle sono il posto migliore in cui militare. Hanno molto torto e sono in tanti. Conserva la retorica per altri.
  3. Come vuoi trasformare il Partito Pirata?

Sul terzo oltre a rispondere fuffa, continui a denigrare il forum. Non capisco davvero perché.

Sulla necessità di cambiare la società con attività pratiche siamo ovviamente d’accordo. Solo che nei fatti tu ti concentri sulle iniziative mediatiche, non su quelle pratiche.

Io comunque ho proposto una visione molto chiara e pratica del Partito Pirata che vorrei. Se dopo aver risposto a queste domande volessi arricchire quel thread della tua opinione te ne sarei grato.

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Perché dici bugie? Ho risposto a tutte le tue domande. Se non ti piacciono le risposte non so che farci. Sono in questo partito perché l’altro era occupato, ma che minchia di domanda è? Avanti… sentiamo… cosa vuoi che io ti risponda, così facciamo prima. Il mio problema non è cosa posso fare io, visto che ho dato ampia prova di fare cose nella mia via, da solo o in compagnia, coma cosa può fare il PP usando me. Te la ricordi la famosa frase di K. Ecco io non mi chiedo mai cosa può fare il partito per me, ma cosa posso fare io per il partito, questa mi sembra la differenza. Infine io non lo “voglio” trasformare, è sufficientemente disfunzionale e incasinato da piacermi così com’è, credo che non potrei fare nulla per farlo diventare ancora più disfuzionale, trascende di svariati ordini di grandezza pure il partito radicale.

A me interessa fare politica.

Un partito deve fare politica, non deve aiutare alle massaie a portare il carrellino della spesa. Fare politica non è fare azioni “pratiche” è fare politica. Le azioni pratiche devono servire a sostenere un punto politico, non mettersi a fare cultura. Non è quello il ruolo di un partito moderno. Le azioni pratiche le riservo alle attività che faccio con Winston Smith o con Hermes, non avrei esattamente bisogno di una organizzazione disfunzionale ed inefficace come il PP se volessi fare cose pratiche.

Comunque per gentilezza sappi che io ti rispondo non perché abbia un minimo di interesse nel dirti le cose, sia chiaro, ma perché mi permette di raggiungere le menti degli altri frequentatori del forum e controllarli psichicamente coi miei pensieri. È un trucco che mi ha spiegato il Mago Otelma (sai che il Mago Otelma è anche lui del Partito Radicale, vero? Io ho imparato un sacco di cose da lui, anzi da Lui, il Divino, e se ci riesco lo faccio iscrivere anche ai pirati, così non solo ci saranno radicali ma anche magici: non hai scampo).

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Quoto solo questo pezzo perché significativo: non ho spostato il post. Questo forum non è il partito pirata ma sappiate (tutti) che è un posto esposto al pubblico, anche ludibrio.

Ieri ho certificato una persona che aveva letto tutto: i miei interventi sul forum, twitter, visto le mie interviste. In pratica lui sapeva tante cose su di me e io nessuna su di lui. Poi ho recuperato “torchiandolo” per un’oretta…

Perciò vi chiedo: non siamo soli quando scriviamo qui. Ci guardano tutti. E noi siamo (anche) quello che scriviamo qui.

Ricordiamocelo sempre.

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Per la cronaca, non è un “approccio radicale” (capisco che potrebbe sembrarlo per chi non ha conoscenza delle cose del mondo e ha come unico interesse distorcere il commento di Ciurcina, che non aveva nessuna intenzione di dire quello).

A meno cioè di non voler considerare il metodo assembleare, ad esempio, del nostro parlamento, o quello di tutti i paesi civili, nonché le assemblee di molti partiti (almeno quelli che le assemblee ce le hanno, dai comunisti ai fascisti), e persino l’agorà greca, un “approccio radicale”.

È quindi il metodo a cui se tu fossi eletto pure in una circoscrizione, con il Partito Pirata o altri, dovresti adottare. Poi se vuoi accreditarlo ai radicali a me non dispiace, solo che è palesemente falso. È un metodo che a me piace perché sebbene sia lento è costante e alla lunga produttivo, ma soprattutto insegna «come va il mondo» là fuori.

Quanto ai contenuti io ho semplicemente permesso a ciascuno (anche persone a me ignote) di dire la propria, se questo deve essere considerato un “contenuto radicale” allora ne prendo atto e lo rivendico con orgoglio. A me sembra solo banale equità verso tutti i presenti. Non mi sembra che nessuno si sia lamentato di essere stato prevaricato o di non aver potuto dire la propria.

Quando ho parlato di contenuti non c’è un singolo contenuto che mi “appartiene” essendo tutte le proposte messe sul tavolo, proposte di altri: il file-sharing, le proposte sulla disabilità, il sindacato degli youtuber. Non c’è una singola proposta tra quelle che mi sto impegnando a portare avanti che sia “mia” o generata da me. Una proposta ci sarebbe stata ma non l’ho neppure fatta in assemblea, così come non ho fatto il mio intervento sull’art. 68 che pure avevo annunciato all’inizio, per lasciare spazio agli altri.

Tu invece avevi detto che saresti venuto e non ti sei presentato pur abitando, a quanto ho capito, vicino. Se fossi venuto avresti potuto partecipare, parlare (poco) e ascoltare (parecchio). Poteva essere utile.

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Sul mio navigatore la tua “quarta via” si chiama “terza strada”. Penso che siano lo stesso percorso… :smile:

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No. Su 3 domande hai risposto fuffa. Hai menato il can per l’aia.

Insomma, non hai risposto.

Se riesco a trovare il tempo, più tardi ti faccio vedere come si risponde alle domande.

Io invece mi chiedo cosa possano fare insieme i Pirati per la società. E non in astratto e su un piano globale irraggiungibile, ma nelle comunità in cui operano.

Hai ragione è una enorme differenza. Ero ancora bambino durante il processo di Mani Pulite e ricordo vagamente gli indagati ripetere “Quel che ho fatto, l’ho fatto per il Partito, non per me”. Ecco, per piacere, no. Non farlo per il Partito.

Io non voglio questo. Non voglio militanti che “fanno cose” “per il partito”.

Certo… la Politica è una cosa superiore… da professionisti, giusto? :man_facepalming:

Credi davvero che aiutare “le massaie” non sia Politica? Anzitutto perché ti permettano di portare il carrellino della loro spesa devono fidarsi profondamente di te. E se le ascoltassi con sincera Curiosità, scopriresti che hanno problemi Politici che puoi risolvere.

E poi scusa, vuoi dire che il Partito Radicale Nonviolento Transpartito Transnazionale non fa Politica?

Pensa che io credevo questo fosse “il Partito della Conoscenza”!

Perché? Perché pensi che i Pirati vogliano conoscere? Per risparmiare quattro soldi sui DVD? E’ davvero tutto lì? O forse invece lì finisce il problema “spendibile sui media”? Ciò che può darti un minimo di Potere?

Ah, già… domande sprecate… tu non rispondi.

No tu vuoi fare propaganda. Tu vuoi Potere. Un desiderio assolutamente legittimo, ma la Politica è molto di più.

Io voglio Pirati che lavorano per la Polis, le loro Polis, a tutti i livelli. Perché “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto”.

I voti seguiranno. Se ci serviranno e se li meriteremo.

Capisco. E’ per questo che stai cercando di selezionare una classe politica che sappia parlare e presentarsi.

Per fare Politica non-pratica. :man_facepalming:

E che tu sappia il Presidente del Senato interviene dopo gli interventi dei Parlamentari per chiarire che (cito a memoria) “in realtà credo che non dobbiamo fare sciami ma concentrarci su poche iniziative specifiche”.

Il metodo radicale cui faccio riferimento non è quello dell’Agorà Ateniese. E’ un metodo che ha descritto bene @ale, in cui il Presidente dell’Assemblea decide come orientare il discorso. E sia chiaro: tu l’hai fatto molto bene. Non sono certo che me ne sarei accorto se fossi stato presente, ma dal filmato la tua impronta politica emerge chiaramente. E sono certo che è stata impressa all’incontro in buona fede. Tu ci credi proprio che il Partito Pirata debba diventare Radicale.

Ma non di meno, in un partito così piccolo, questa manovra va evidenziata chiaramente e discussa con onestà fra tutti. Da cui questo thread.

Ubi maior, minor cessat :wink:

Tuttavia devo ammettere che, leggendo l’annuncio, non mi aspettavo di perdermi una (pseudo)assemblea del Partito Radicale Pirata, ma una del TNT Village in cui si sarebbero incontrati i candidati del Partito Pirata.

Mi sarei aspettato i capolista tutti belli in fila al tavolo a rispondere insieme a domande degli elettori. E mi sarebbe veramente piaciuto incontrarli.

Ma ho priorità maggiori di una Assemblea di TNT in cui

Se solo avessi saputo che si trattava della prima Assemblea del Partito Radical-Pirata!

La prossima volta, da bravo giornalista, sii chiaro.

L’Onestà Intellettuale non è utile solo agli hacker! :wink:

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A parte alcuni toni (che non mi sono piaciuti sin dall’inizio, @Shamar lo riconoscerà sicuramente ma che posso imputare alla sua giovane età: io alla sua ero molto peggio - forse anche ora, nda), il discorso di @Shamar secondo me è condivisibile quando parla di:

  1. poca chiarezza sull’incontro TNT (a me è sembrato fin da subito un piccolo escamotage che ha portato ad uno scontro violento tra me ed @erdexe che mi ha fatto dispiacere, poi rientrato e di questo sono più contento del dispiacere provato)
  2. tentativo di radicalizzazione del Partito Pirata

Il secondo aspetto non è necessariamente un male: possiamo prendere ciò che di buono il Partito Radicale Trasnblablabla ha da insegnarci e rigettare i pezzi che non si adattano bene alla nostra natura.

Poi però devo anche aggiungere che a me l’idea di fondo che parte dalla cultura hacker di @Shamar (quella basata sulla sana e genuina curiosità, anche con la C minuscola) lo dico qui pubblicamente per la prima volta piace.

Il Partito Pirata sarà sempre quello “verso l’infinito… e oltre!”. Mettiamoci comodi (ed evitiamo di fare sempre l’elicottero, anche se devo dire che è divertente: piace anche a me).

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Se il quoting è accompagnato da regole comportamentali rispettate, nella mia esperienza non fa alcun danno ma serve a mantenere strutturati anche dibattiti con molteplici aspetti da considerare e discutere… nei thread RdE e Bitcoin abbiamo straquotato, stra-approfondito e non ci siamo sgozzati… non mi è mai capitato un testo sociologico che tratti i pericoli del quoting… esiste?

Stando alla tua rendizione i nostri obiettivi sono gli stessi ma divergiamo molto nell’analisi di cosa siano i problemi e quali siano le soluzioni. Tu con una prospettiva da recentemente fuori, io con una prospettiva di uno che da otto anni tenta di fare funzionare questo partito.

esattamente il gioco dei bulli

Fino a questo punto mi era piaciuto il tuo post.

Sigh, però mette tristezza a che livelli stiamo…

Il coraggio di assumersi responsabilità ce l’ha sempre avuto, ma dato che in effetti spesso sbaglia, spesso non è un pregio che lo faccia.

Bwahaha, srsly?

Le linee guida considerano bene questo aspetto e ne deducono delle regole di moderazione che andrebbero perciò applicate.

Oddio, finalmente qualcuno mi spiega cosa significa PRNTT. Fino a qualche secondo fa pensavo fosse una pernacchia. “Transpartito” ha a che fare con la “Transpirazione” ? Scusate, lo trovo divertente ma non intendo offendere. Long live and prosper PRNTT.

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Ricordati le lunghe (e per me importanti) discussioni sul Metapartito. :smile:

Bimbominkia & c. Una delle cose che mi infastidivano del PP-IT era “Siamo bravi ragazzi più intelligenti del resto del mondo”. Per me un partito che si chiama Pirata deve essere composto da cattivi ragazzi che usano cameratescamente toni rudi nelle discussioni ma vanno (o andrebbero, viste le distanze) a prendersi una birra insieme. Dopo un po’ di questo trattamento solitamente l’ego si placa un po’ e questo risulta utile anche nelle discussioni.

Cameratescamente. Appunto.

Mah… Vista la situazione politica nazionale non sarebbe piuttosto più… rivoluzionario… adottare toni civili e modi educati? Giusto così, anche per permettere a tutti di contribuire e non solo gli esagitati?

Ma perché «non ci credete» a questo partito? Perché pensate che non diverrete mai classe dirigente della nazione? Quando sarete al governo volete usare modi camerateschi? È questo quello che pensate di voler andare a fare? Not in my name.

Ma i pirati delle altri nazioni non hanno insegnato proprio nulla?

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Oltre che al “pensiero unico” sono contrario anche al “carattere unico” per me le differenze sono ricchezza. [a lynX e forse anche a te, (non ti conosco) il presidio dei “bravi ragazzi”, ad altri quello dei “cattivi ragazzi”] L’organizzazione, la composizione, … di una qualunque organizzazione, azienda, partito, … deve essere congruente con le sue caratteristiche, fra cui, prioritaria, la dimensione. e con esse deve variare. Un partito che vuole crescere non deve essere noioso. Sarebbe senz’altro rivoluzionario, una di quelle rivoluzioni di cui però nessuno si accorge. Per me oggi la vera rivoluzione è quella della conoscenza, da cui scende poi tutto.

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Dato che anche loro non hanno sistemi di convivenza funzionanti appieno, in genere hanno gli stessi problemi. Forse gli islandesi praticano un po’ di nonviolenza. Forse i cechi e tedeschi hanno una giustizia post-conflittuale. Noi per un momento eravamo all’avanguardia, tanto che gli altri partiti pirata (tedesco, ceco) mi hanno chiesto la traduzione in tedesco ed inglese delle nostre linee guida convivenza. Ma poi sono tornati al regime coloro che ritengono che la nonviolenza è una cavolata da fricchettoni e bisogna fare squadra con empatia anche quando nessuno impedisce l’escalation delle emozioni in un medium che lo favorisce, scientificamente comprovato dal 1984. Attualmente siamo il partito antiscientifico per eccellenza e mi domando se vogliamo esserlo.

Finalmente hai capito! :smile:

Sono certo che da oggi in poi userai tono più civili e modi più educati di quanto tu abbia fatto su questo forum finora. Anche perché sono certo che altrimenti, noi altri, avremo cura di quotarti le tue parole.

Per aiutarti! :wink:

L’aspetto più divertente di essere un Pirata è che puoi entrare in un sistema, comprenderne le rapidamente regole e sovvertirle senza nemmeno aver bisogno di violarle. E noi, questa arte, la possiamo insegnare a tutti.

Io credo che questo partito possa guidare l’Italia, l’Europa e il mondo. E anche piccoli paesi e condomini. E non ha nemmeno bisogno di sistemare i suoi uomini in luoghi di Potere.

Il Potere, per noi, deve essere uno strumento non un obiettivo. Ed è uno strumento complesso e pericoloso, da usare con attenzione, intelligenza e per meno tempo possibile. Perché il Potere logora chi non ce l’ha, ma corrompe chi lo adopera troppo a lungo.

Siamo scimmie. Guardiamo pure alle stelle. Ma se vogliamo davvero raggiungerle, non possiamo fingere di ignorare i nostri limiti.

Scelta legittima nonché diritto che nessuno qui ti negherà mai e che l’Italia ti garantisce.

Anche per me. Ogni prospettiva sul mondo è unica. Ciascuno di noi è limitato nel tempo, nello spazio e nella intelligenza.

Ma se siamo curiosi e se condividiamo la curiosità, attraverso un dialogo onesto possiamo avere accesso a prospettive che per noi sarebbero precluse.

Per questo, per funzionare, un Partito Pirata deve avere un’identità chiara ma non totalizzante.